Grazie all’impiego di materiali e tecnologie all’avanguardia, siamo in grado di realizzare l’impianto che più si adatta alle vostre esigenze, garantendovi funzionalità, praticità di utilizzo e sicurezza.
L’utilizzo di tubazioni in multistrato delle principali marche e di collettori di distribuzione, consentono di eliminare qualsiasi giunto sotto traccia, eliminando totalmente il rischio di eventuali perdite future.
A completamento degli impianti siamo in grado di fornire ed installare sanitari e rubinetterie di qualsiasi marca, con uguale competenza e professionalità.
I Nostri Servizi
Settore idrico sanitario
Materiali e tecnologie all'avanguardia
Come viene strutturato
Un impianto idrico-sanitario ha il compito di addurre e distribuire l’acqua fredda e/o calda alle utenze e di allontanare la stessa una volta usata.
E’ composto essenzialmente da:
- Apparecchiature di trattamento dell’acqua (opzionali);
- Reti di adduzione e distribuzione dell’acqua, complete dei relativi accessori (contatori, giunti, valvolame, ecc.);
- Gruppo di sopraelevazione della pressione idrica (ad es. autoclave) dove necessario produttori di acqua calda sanitaria;
- Apparecchiature igienico sanitari e relativa rubinetteria di erogazione;
- Reti di scarico delle acqua usate complete di eventuali sistemi localizzati di trattamento;
- Filtri: hanno il compito di trattenere la sabbia e i solidi sospesi nell’acqua;
- Dosatori di sali (ad es. polifosfati), immettono nell’acqua sali stabilizzatori in grado di inibire la precipitazione dei sali incrostanti e/o formare film protettivi contro le corrosioni;
- Addolcitori: trasformano sali incrostanti in sali solubili tramite l’azione di resine scambiatrici di ioni. Poiché l’addolcimento può rendere l’acqua chimicamente aggressiva è consigliabile integrare l’addolcimento con l’azione di sali stabilizzatori.
- Reti di adduzione e distribuzione dove in genere si utilizzano tubazioni in: acciaio zincato – rame (tipo alimentare) – materiale plastico (ad es. polietilene o polipropilene) – multistrato.
Come avviene
L’alimentazione ai vari sanitari può avvenire tramite due anelli (uno per l’acqua fredda e uno per quella calda) che, partendo ognuno da una valvola principale di intercettazione, collega in serie tutti i punti acqua.
Il sistema è sicuramente il più economico ma comporta l’inserimento di giunti e derivazioni sotto il pavimento o in parete e obbliga, in caso di guasto ad un singolo sanitario, a chiudere l’acqua contemporaneamente a tutti i sanitari, rendendo inagibile il bagno fino a riparazione avvenuta.
In alternativa (da noi consigliata) si opera realizzando un collettore dedicato al bagno da servire, permettendo di installare una linea acqua fredda e calda dedicata per ogni sanitario, eliminando così qualunque giunto sotto traccia e consentendo di gestire l’apertura e la chiusura di ogni singolo sanitario, mantenendo il bagno in servizio in caso di guasto ad un solo elemento. La produzione di acqua calda sanitaria può essere:
- Istantanea, se ottenuta utilizzando uno scambiatore di calore interno o esterno al generatore di calore (ad es. caldaia) E’ erogabile solo nel momento di produzione;
- Con accumulo se l’acqua calda viene conservata (ed eventualmente prodotta) in un apposito serbatoio. E’ erogabile anche successivamente al sua produzione.
Reti di scarico delle acque usate
Le acque usate si possono distinguere in:
- Acque nere: provengono dagli apparecchi adibiti allo scarico di sostanze organiche;
- Acque saponose bianche: provengono dagli apparecchi in cui si fa uso di sapone e detersivi (ad es. lavabo, bidet, lavello, lavastoviglie, lavatrice, doccia, vasca);
- Acque grasse: provengono dalle cucine di grandi alberghi, mense e ospedali;
- Acque di rifiuto speciali: provengono essenzialmente dalle lavorazioni industriali e artigianali.
Il sistema di scarico delle acque usate deve essere indipendente da quello di allontanamento delle acque meteoriche fino al punto di recapito (ad es. fognatura comunale).
Le reti di scarico devono essere “ventilate” per evitare che in esse si formino eccessive differenze di pressione. Il risultato si ottiene mettendo in diretta comunicazione con l’esterno le colonne di scarico mediante il loro prolungamento fino a quota copertura.